Ampliamento dei requisiti di sostenibilità per Aziende e Pubbliche Amministrazioni: novità nel campo di reporting di sostenibilità, finanza sostenibile, etichettatura ambientale e Criteri Ambientali Minimi

L’anno 2022 si chiude con una serie di importanti e utili aggiornamenti normativi con ampi risvolti per PMI, aziende di grandi dimensioni e per le Pubbliche Amministrazioni. Essi sono strumenti di diversa connotazione e che permeano moltissime organizzazioni.  Ecco le novità, per integrare i criteri ESG ed essere resilienti alle sfide di corporate governance, sociali ed ambientali poste dalla sostenibilità.

Reporting non finanziario e finanza sostenibile, allargamento e maggiore rigore contro il greenwashing

Il 28 novembre, il Consiglio europeo ha approvato in via definitiva la Direttiva (UE) 2022/2464 che riguarda la Comunicazione Societaria sulla Sostenibilità (CSRD – Corporate Sustainability Reporting Directive) e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale UE il 16 dicembre 2022.  Lo scopo è quello di incentivare una presa di responsabilità da parte delle realtà economiche e renderle più trasparenti attraverso l’obbligo di pubblicazione degli impatti generati, tutelando la comunità da pratiche di greenwashing.

Con questa direttiva, infatti, non solo il reporting non finanziario viene ora definito “reporting di sostenibilità”, ma viene anche estesa la platea soggetta ad obbligo di redazione della dichiarazione non finanziaria: dal 1° gennaio 2025 tutte le grandi imprese e dal 1° gennaio 2026 le PMI e le altre imprese quotate, banche ed assicurazioni europee quotate e non. Escluse quindi solamente le microimprese.

La direttiva CSRD, inoltre, ha incaricato l’organo di consulenza EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) di elaborare gli standard di reporting differenziati per grandi aziende e PMI, gli “European Sustainability Reporting Standards” (ESRS). Il primo set prevede una riduzione per quanto concerne gli obblighi di disclosure e il numero degli standard, che passano da 13 a 12, è stata inoltre sostituita la presunzione relativa con una valutazione di materialità alla luce di informazioni obbligatorie. Il primo pacchetto è stato consegnato alla Commissione lo scorso 23 novembre, gli standard definitivi saranno adottati nel giugno 2023

Infine, in tema di finanza sostenibile: le autorità europee di vigilanza (ESAs) hanno avviato due consultazioni pubbliche. La prima, del 18 novembre, volta ad individuare le aree più a rischio di greenwashing e i potenziali casi nel settore finanziario. La seconda mira a proporre l’introduzione di soglie quantitative che consentirebbero di utilizzare terminologie legate alla sostenibilità e all’ESG nei nomi dei fondi di investimento, in quanto potenti strumenti di marketing.

L’etichettatura ambientale che troveremo sul packaging, cosa ci dirà?

Dal 1° gennaio 2023 entra in vigore l’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi previsto dal decreto legislativo 116/2020 che recepisce la direttiva (UE) 2018/852 relativa agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggio. Non vi saranno più dubbi per i consumatori circa la composizione e come smaltire gli imballaggi. Diventa infatti obbligatorio segnalare con codice alfanumerico la composizione del materiale di imballaggio e una dicitura che evidenzi la corretta modalità per lo smaltimento.

Nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM)

I CAM sono i requisiti ambientali definiti a livello ministeriale volti ad orientare l’acquisto delle PA verso prodotti o servizi migliori sotto il profilo della sostenibilità, integrando quindi considerazioni di carattere ambientale negli appalti pubblici.

Il D.M del 23 Giugno 2022 definisce i nuovi CAM, entrati in vigore a dicembre, che riguardano Edilizia, Rifiuti urbani e Arredi Interni. Di particolare interesse quelli relativi al settore edilizia, che introducono un sistema di premialità riconosciuta agli operatori che implementano processi volti all’uso dei materiali come LCA, che attuano una valutazione del rischio non finanziario ESG (Environment, Social and Governance) o che sono in possesso di Sistemi di Gestione Ambientale come ISO 14001 ed EMAS.

Il D.M del 19 ottobre 2022 introduce invece novità per quanto riguarda i CAM relativi all’affidamento del servizio di organizzazione e realizzazione di eventi e si inserisce nella riforma 3.1 del PNRR “Adozione di criteri ambientali minimi per eventi culturali”. I nuovi CAM definiscono criteri per la realizzazione di eventi definendo requisiti di sostenibilità rivolte alle diverse fasi che ne caratterizzano l’organizzazione e lo svolgimento. Per effetto delle Deliberazioni di Giunta Provinciale della Provincia Autonoma di Trento 2089/2021 e 927/2022, per gli eventi organizzati, co-organizzati, patrocinati o finanziati dall’amministrazione provinciale che si terranno a partire dal 1° gennaio 2023 sarà obbligatorio eliminare piatti, bicchieri e posate monouso, divieto di somministrare acqua in bottiglia e alimenti e bevande in confezione monodose e sottolinea la necessità di privilegiare ristoranti in possesso del marchio Ecoristorazione Trentino.

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