Il Consorzio Pontedilegno – Tonale e la comunicazione di valore

Giovedì 6 luglio a Edolo (BS) il polo UNIMONT dell’Università degli Studi di Milano ha ospitato l’eventoIl bilancio di sostenibilità tra obbligo e opportunità, quale scenario per le aziende di montagna”, organizzato dal Centro di Ricerca Coordinato per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna (Ge.S.Di.Mont.) di UNIMONT in collaborazione con la Camera di Commercio di Brescia.

Fare impresa in montagna

Condurre con successo un’impresa in un territorio come quello di montagna significa far fronte a difficoltà peculiari; è di fatto complesso gestire aziende in aree coincidenti con le cosiddette “aree interne” ovvero quelle aree caratterizzate da fattori critici e di debolezza superabili con politiche attente e lungimiranti. Il tessuto sociale ed economico montano per sua natura, tuttavia, costituisce un “laboratorio ideale” dove è possibile promuovere uno sviluppo sostenibile in grado di creare benessere anziché semplice ricchezza. In questi territori è infatti presente un forte spirito di appartenenza e di comunità, leve strategiche per uno sviluppo circolare e sostenibile, attento agli impatti generati nella comunità locale.

In questa cornice a chi si rivolge il Bilancio di sostenibilità?

Consorzio Pontedilegno – Tonale, Gruppo Finanziaria di Valle Camonica, Edison S.p.A., Azienda Agricola Cascina Margherita e Trafilix industries Gruppo Lucefin, coinvolti nella tavola rotonda, concordano che il Bilancio di sostenibilità rappresenta uno strumento strategico e funzionale attraverso cui rendere conto delle scelte prese, delle attività svolte, dei risultati ottenuti e degli obiettivi futuri con riferimento ai fattori ESG. Esso consente in primis all’impresa di misurarsi in termini di impatti generati e, al tempo stesso, favorire l’informazione e la comunicazione verso i principali stakeholder.

Il Consorzio Pontedilegno – Tonale e l’impegno per una comunicazione di valore

Vania Zampatti, Responsabile dell’Ufficio stampa e della comunicazione del Consorzio Pontedilegno – Tonale ha focalizzato l’intervento sul come rendere la comunicazione efficace nei confronti degli stakeholder: un’attività che il Consorzio svolge dal 2021 nell’ottica di garantire il miglioramento continuo dei processi e delle relazioni.

“Un Bilancio di sostenibilità non deve misurarsi con il solo numero di interlocutori e temi materiali individuati, ma con la capacità di realizzare un reale cambiamento e generare un impatto positivo e di valore per l’impresa e per tutti i suoi stakeholder.”

In tale contesto il concetto di sostenibilità diviene il risultato di un percorso, né breve né semplice, che dimostra l’interesse e l’impegno aziendale rispetto alle questioni ambientali e sociali intraprese. Oggi comunicare la sostenibilità deve tener conto del fenomeno greenwashing: molte realtà tendono a definire le proprie azioni aziendali autentiche e sostenibili, nascondendone la vera natura, ossia quella del solo scopo di marketing. Ecco perché la comunicazione, non solo del Bilancio di sostenibilità, dev’essere chiara e trasparente, affinché l’interlocutore percepisca la reale visione e cultura aziendale di sostenibilità.

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Istituzioni ed esperti sulla sostenibilità in azienda

Gli interventi istituzionali con il saluto di Elio Franzini, Magnifico e Rettore dell’Università degli Studi di Milano e la chiusura di Diego Zarneri, Direttore Generale Assocamuna – associazione di imprenditori della Valle e tutti gli interlocutori istituzionali che si sono susseguiti, hanno toccato con varie declinazioni, la centralità della regolamentazione europea, la formazione delle giovani generazioni, la spinta alla sostenibilità da parte degli imprenditori e la necessità di commisurare, in base alle dimensioni, coinvolgimento, impegno e obblighi per le aziende in tema di sostenibilità.

Interventi di voci esperte come quella di Riccardo Guidetti, Professore ordinario DiSAA, e Stefano Zane di Vitale-Zane & Co. Srl, che hanno sottolineato la necessità di un cambio di paradigma e di mentalità: da un lato l’importanza di strumenti in grado di valutare e misurare l’impatto delle attività aziendali in ottica di miglioramento continuo e in linea con l’economia circolare, come l’LCA; e dall’altro la consapevolezza di un nuovo modo di fare impresa, non più orientato alla sola massimizzazione del profitto, bensì in grado di perseguire obiettivi sociali e ambientali.

Misurare le performance

Il metodo con cui si misura la sostenibilità è stato un tratto comune di molti interventi: Laura Ricci di Trentino Green Network ha delineato la complessità di un Bilancio di sostenibilità consorziale secondo lo standard GRI, quale è il primo Bilancio di sostenibilità del Consorzio Ponte di Legno Tonale; Giovanna Porcino di Etisos Foundation e Matteo Taesi, consulente aziendale ed organizzativo, hanno illustrato rispettivamente tool e modelli di misurazione degli impatti aziendali.

In ultimo Roberto Saccone, Presidente della Camera di Commercio di Brescia conclude il seminario, ribadendo l’importanza di fare impresa in luoghi montani, coniugando sostenibilità, ricerca e innovazione, ponendo l’accento sulle nuove generazioni attente alla ricerca di realtà lavorative sostenibili e attrattive.

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